Figlio di un pastore protestante poverissimo, Heinrich Schliemann visse un'adolescenza difficile, ma lo studio, la tenacia e anni di duro lavoro gli consentirono di diventare un abile uomo d'affari, molto ricco. Il fascino esercitato dalle vicende mitologiche dell'"Iliade", di Priamo, Agamennone, Ettore e Achille, vicende che Schliemann amava leggere e su cui fantasticò per tutta la vita, fu tale che, a quarantasette anni, si dedicò ad un'impresa che nessuno avrebbe creduto realizzabile, per la quale combatté lo scetticismo, la derisione e le teorie di illustri dotti: recarsi nei luoghi dell'antica Grecia e ritrovare i resti di Troia. Al racconto di quella avventurosa ricerca si intreccia la storia d'amore che lo ha legato alla bella Sophia Engastromenos.