Nel paese di Pesariis, gli orrori della seconda guerra mondiale entrano nelle case e negli stàvoli. Gli abitanti, abituati a fare i conti con la vita che richiede sacrifici rispondono con dignità e coraggio alle richieste dei nazisti e dei partigiani. In una casa posta nel cuore del paese, che si distingue dalle altre per i battenti di uno squillante rosso alle finestre, vive Giovanni Agostinis, di mestiere orologiaio, con la moglie Maddalena e la loro figlioletta Agnese. La bambina, per il colore fulvo dei capelli e per la voce melodiosa è chiamata da tutti Codirosso. Nel mortifero presente in cui vive, usa con coraggio le canzoni che ha imparato, modificandone i testi affinché le parole possano custodire le forti emozioni provate. La sua vita cambierà a causa di un ufficiale delle SS che riversa il suo odio sul padre. Dopo una serie di avvenimenti, Agnese viene deportata nel campo di concentramento di Dachau. Lì, per sopravvivere, metterà a frutto quanto imparato dal padre: annullerà lo scorrere del tempo vivendo ogni giorno come se fosse privo di passato e di futuro.