Norimberga, inverno del 1964. Il capostazione Kurt Weber soffre di un disturbo di somatizzazione. Un braccio dolorante lo costringe a chiedere il distacco dal lavoro per potersi curare. Eva, la moglie, gli consiglia una terapia psicanalitica dopo che lui, appassionato di pittura, ha cominciato a dipingere strane figure angoscianti e ripetitive, oltre ad avere incubi notturni sempre più ricorrenti. Così l'uomo inizia a frequentare lo studio di Herta Benn, ma il rapporto tra paziente e terapeuta si mostra da subito conflittuale, trasformandosi in una sfida messa in atto dal signor Kurt per spiazzare la dottoressa. La manipola. La depista per impedirle di cogliere ciò che si cela dietro la somatizzazione. Nel frattempo anche il suo equilibrio familiare va sgretolandosi. Ma perché il signor Kurt odia il colore verde? E di chi sono quegli occhi che ogni notte, nei suoi incubi, tornano a visitarlo?