«Escono e rientrano dalle auto. E non per scambiarsi figurine. Tutto chiaro. Sono la ragazza di guardia in un posto per scambisti, sono una Ragazza Melampo». Dopo La maschera - il suo romanzo d'esordio, tradotto in cinque Paesi - e dopo La signora ermellino (che più d'un critico ha avvicinato a La storia di Elsa Morante), Elena Soprano torna con undici esilaranti racconti su donne che alla stabilità affettiva hanno preferito la vita da single. Sono situazioni a volte comiche - come in Filomena, la donna napoletana con la compulsione a controllare la spazzatura differenziata del condominio che fa una corte serrata al ragazzo egiziano delle pulizie - a volte più intense, vedesi Media Vita in cui Linda, cantante in un coro, si ritrova a vivere l'analogia tra il canone a sei parti di cui sa solo l'incipit e il suo modo di vivere le relazioni che non riescono a spingersi oltre la fascina-zione dell'inizio. Situazioni che danno vita a piccoli quadri dove la semplice quotidianità ritrova valore declinandosi nella ricchezza di mondi interiori, a volte semplici a volte più complessi. La ragazza Melampo è un affondo nella caleidoscopica realtà femminile, cui si contrappongono le contraddizioni e le fragilità, troppo spesso censurate, di uno sfuggente universo maschile.