Scritto tra marzo e giugno 2020, in piena "reclusione" da Covid 19, il romanzo, ambientato al tempo della pandemia, si snoda tra un presente che, nella chiusura, favorisce la riflessione e il ricordo, e un passato che si disvela e fa riemergere realtà seppellite o sconosciute. Tra le tante figure che lo popolano, le donne, tutte più o meno condizionate da un sentire sociale al maschile, si incontrano e si scontrano con la Storia. Fra tutte Lucilla, la protagonista, che grazie alla nipote Mariannina, inconsapevole deus ex machina della vicenda - accolta dapprima in casa della zia per senso del dovere -, riporta alla luce a poco a poco una se stessa nascosta nei meandri della coscienza. Il "gioco" dell'albero genealogico - inventato per la bimba o per sé? - farà maturare una riscoperta consapevolezza del suo essere nel mondo.