Il destino, la sorte, cioè il biglietto più o meno fortunato pescato dai vari protagonisti alla lotteria della vita, contro il quale è impossibile andare, è il filo conduttore di queste tre storie. "La casa nel bosco" vede la "nana", già segnata alla nascita, sfortunata ed emarginata, subire il suo calvario fino alla fine dei suoi giorni. Spettatori compassionevoli e impotenti sono le persone semplici a lei vicine, realtà di un microcosmo sociale dell'epoca, che nello stesso tempo vedono il loro mondo cambiare sotto l'incedere della modernità e del tempo. Il destino aspetta al varco anche il sig. Umberto e sua moglie in un triste episodio di violenza legato agli anni della guerra e quel ricordo tragico accompagnerà per sempre la loro esistenza, unendoli più che l' amore in un patto di dolore. Dalla morte di un compagno di scuola prende lo spunto "Il banco vuoto", dove la sorte ancora una volta sembra scegliere cinicamente la sua vittima. Piccola meditazione sulla fragilità dell'uomo di fronte alla legge oscura che regola la sua vita.