Nel 1935 il Dopolavoro Aziendale La Magona d'Italia di Piombino, espressione della fabbrica siderurgica cittadina di banda stagnata, pubblicava un libro sulla secolare storia della città Storia e leggende della città degli Appiani e dei Boncompagni Ludovisi di Enrico Sole. Si trattava per la dirigenza della grande industria cittadina di recuperare la tradizione storica piombinese, stravolta da decenni di sviluppo industriale, duran-te il quale l'antico centro storico si era trasformata in una modesta appendice della città- fabbrica, conoscendo anche trasformazioni dovute al bisogno di case degli immigrati nelle fabbriche fin da inizio secolo. Proprio fra gli anni Venti e gli anni Trenta si era sviluppato un filone di ricerche erudite, legate a personaggi come Romualdo Cardarelli o Rodriguez Velasco, che cercavano, con esiti più o meno validi, di creare una tradizione cittadina ad uso e consumo di una modesta borghesia urbana che ricercava una dimensione che in qualche modo si staccasse dalla massificazione della fabbrica e che trovava ulteriore espressione nel quieto vivere provinciale del liceo cittadino. E tra questi personaggi si inserì Enrico Sole autodidatta con i suoi scritti, tra cui questo Turno di Notte, dove con uno stile realistico descrive la nascita della fabbrica (La Magona), la vita della città industriale, i ritmi nello stabilimento, le aspettative e le gioie e i dolori di una classe operaia negli anni Trenta e che fa dell'opera di Sole non solo un gradevole testo letterario, ma anche una testimonianza vivace della vita piombinese di un'epoca ormai tramontata. Tiziano Arrigoni