Tutto ciò che Eden vorrebbe è mandare indietro le lancette dell'orologio per rivivere quel giorno. Perché, se potesse, farebbe tutto diversamente: ignorerebbe il modo in cui lui la guardava, non riderebbe alle sue battute. E sicuramente chiuderebbe a chiave la porta della camera da letto. Ma Eden non può tornare indietro nel tempo, non può impedire che il migliore amico di suo fratello abusi di lei, e così seppellisce la verità, insieme alla semplice ragazza del liceo che era. Finge di non aver bisogno degli amici, di non aver bisogno dell'amore, di non aver bisogno che venga fatta giustizia. In fondo, niente potrà essere più come prima, d'ora in poi andrà a scuola ogni mattina con i pugni chiusi e gli occhi asciutti, come una sopravvissuta. Ma mentre il suo mondo va in pezzi, una cosa le diventa ben presto chiara: l'unica persona che può salvarla è lei stessa.