«Nottambuli, il celebre quadro dipinto da Hopper nel 1942 e presto divenuto l'emblema della solitudine metropolitana, in particolare del fascino desolato della notte newyorchese, sarebbe l'illustrazione più adatta ad accompagnare Tre camere a Manhattan ... Protagonisti sono un uomo e una donna irrimediabilmente soli, non più giovanissimi, ciascuno con un matrimonio rovinoso alle spalle e con figli che non vedono da molto tempo ... Simenon, in questo romantico capolavoro ambientato nella più romantica delle città moderne, si rivela un maestro della psicologia amorosa, un conoscitore sapiente di tutte le sue ambiguità più profonde ma anche dei suoi trionfi più folgoranti. In questo caso egli ha scritto un entusiasmante romanzo d'iniziazione all'amore, anzi: d'iniziazione allo scandalo felice della vita». (Mario Andrea Rigoni)