Nei giorni ricchi di fermento dell'ultimo dopoguerra, Luca Sabatini fa ritorno al suo paese natale in Abruzzo dopo aver scontato ingiustamente quarant'anni di prigione: il vero colpevole del delitto ha confessato in punto di morte. L'intero borgo, però, non perdona a Luca quel presunto "peccato" che è stato foriero di rovina per tutti, né gli perdona di non aver tentato di difendersi. Luca è un uomo mite, sopporta la solitudine sorretto dal segreto ricordo di un amore impossibile. Solo Andrea Cipriani, antifascista e capo partigiano appena tornato dall'esilio, cerca di comprendere le ragioni dell'ingiustizia che ha straziato la vita di Luca, conducendo un'ostinata e difficile inchiesta contro un'omertà irriducibile.