In Iraq la dittatura ha scompaginato ogni cosa, sconvolgendo anche la famiglia di Dafer. Costretto a lasciare il lavoro all'università per sfuggire agli scagnozzi di Saddam, Dafer ha commesso il "terribile crimine" di scrivere un'opera teatrale non allineata con il regime. Tra mille peripezie, attraversando Kurdistan e Turchia, riesce finalmente a rifugiarsi in Svizzera. Ottiene il permesso di soggiorno, trova lavoro, impara il tedesco. Ma ai genitori, della nuova vita non ha mai raccontato nulla, è sempre rimasto sul vago. Perché mai? Ha qualcosa da temere, da tacere? Nel suo nuovo romanzo, Usama Al Shahmani racconta la devastazione di un'infanzia e di una giovinezza sotto la dittatura, il disastro della guerra, il tentativo di lasciarsi alle spalle esperienze traumatiche.