Nata e cresciuta a Londra, a sedici anni Ada Kazantzakis non sa niente del passato dei suoi genitori. Non sa che suo padre Kostas, greco e cristiano, e sua madre Defne, turca e musulmana, negli anni Settanta erano due adolescenti innamorati e vivevano a Cipro. E non sa che, fino a quando l'isola non fu divisa dal conflitto tra greci e turchi, i due si vedevano di nascosto in una taverna di Nicosia, al cui centro svettava un albero di fico, da cui è stata prelevata la talea che ha dato vita all'albero che oggi cresce nel giardino di casa sua. Un albero che è l'unico, misterioso legame con una terra dilaniata e sconosciuta, con quelle radici inesplorate che, cercando di districare un tempo lunghissimo fatto di segreti, violente separazioni e ombrosità, lei ha bisogno di trovare e toccare.