«Confini e sconfinamenti evocano, infine, carte geografiche, le stesse che la pittura metafisica segnalava come trascrizioni di malinconia (carte di una geografia interiore anche quando di geografia fisica), le stesse che l'autore nelle pagine del libro confessa di avere care. La carta di "Appunti di geografia interiore" segna due poli da cui originano le partizioni longitudinali che marcano confini e che concedono sconfinamenti: Montagano è il paese dell'infanzia, genius loci dell'infanzia vissuta in pieno come infanzia, perciò fuoco irraggiamento, punto di ritorno; Limosano è l'altro polo, cartello segnaletico di un mistero insondato, che sgomenta eppure accende la fantasia e pertanto è luogo che deve restare indefinito. Montagano e Limosano, l'uno all'altro necessario sulla carta geografica della scrittura, della vita.»