Un padre travolto da una grave perdita è costretto a scappare dalla città in cui vive perché essere tristi è vietato dalla legge. Durante il suo viaggio da esule cercherà di trovare le risposte alle questioni che lo tormentano ed evitare che il figlio finisca intrappolato in una vita priva di senso ed emozioni. "Nella città di Caif" sprona a riconoscere che ci sono persone che non decidono di essere tristi, ma lo sono e basta. Molte di queste persone devono indossare sorrisi forzati per affrontare un mondo in cui la felicità è diventata quasi un dovere etico. Questa consapevolezza non solo invita a vivere le emozioni nella loro totalità, cercando di sconfiggere quella positività tossica che governa la nostra società, ma incoraggia anche a cercare la vera felicità, quella che va oltre le apparenze.