Secoli fa, in un qui e ora indefiniti, guerra, morte e miseria regnano ovunque, incontrastate. Un ragazzino di undici anni di nome Martin vive in un piccolo villaggio pieno di gente superstiziosa e meschina. È solo al mondo da quando suo padre ha sterminato la famiglia con una scure, e gli abitanti del villaggio non lo amano perché troppo gentile e intelligente, e per via del suo inseparabile compagno, un gallo nero sempre appollaiato sulla sua spalla. Quando un pittore itinerante arriva nel villaggio, Martin decide di seguirlo e parte con lui per un'odissea in cui esplora non solo gli abissi umani, ma anche le proprie capacità. Nel corso di questo viaggio attraverso campagne e regni, Martin impara sempre di più sulla natura umana e sugli orrori della guerra. A fianco del pittore, che disegna solo il bello, il ragazzo sventa complotti, affronta lupi, fame e stanchezza. Con la sua astuzia e la complicità del suo amico pennuto, salva i più vulnerabili che sono intrappolati nell'oscurità. Alla fine della sua ricerca, riuscirà Martin a svelare il mistero che si cela dietro la leggenda del cavaliere nero, il rapitore di bambini? La scrittura scarna e fiabesca di Stefanie vor Schulte infonde in ogni parola un'atmosfera avvincente. Brutale e meravigliosa, questa favola gotica che affonda le sue radici in un folklore lontano ci dimostra che c'è speranza ovunque, anche nel cuore della notte.