Un libro su una delle tante vicende di allarme geomorfologico, coltivata per anni come "investimento turistico", nello stupefacente parco di vulcanesimo attivo, che corona la zona flegrea, tra Napoli e Pozzuoli, e che, in realtà, nasconde rischi spaventosi e sottovalutati. Un romanzo che vuole essere una sfida alla faciloneria delle pubbliche amministrazioni e dello Stato, che sanno coprire con malcelato qualunquismo una tragedia che potrebbe non solo distruggere grandi capolavori d'arte, insediamenti di ingente levatura turistica e infrastrutture economiche, ma coinvolgere milioni di persone quasi del tutto ignare di quel che in passato si è abusato e squilibrato a livello di territorio, nella ricerca spasmodica di nuove forme di energia sotterranea, e quindi di sfrontate occasioni d'affari.