Scritti tra il 1974 e il 1984, i cinque racconti riuniti in "Quello col piede in bocca" mostrano la capacità di Saul Bellow di creare caratteri e tratteggiare comportamenti. Quasi tutti hanno al centro la figura di un intellettuale ebreo acuto e raffinato: un anziano musicologo, autore di battute feroci e taglienti; un attempato santone della cultura americana e la sua relazione con un'irrequieta divorziata; un brillante enfant prodige nella Chicago degli anni Trenta. Varie e divertenti, ma con un ineguagliabile fondo di ironia malinconica, queste storie svelano i diversi volti del disagio di vivere nel mondo moderno, e assumono il valore di metafore universali che non sfuggono mai, tuttavia, a «una gran voglia di ridere».