«Bubi è il nome del desiderio.» È questa la frase che una mattina d'inverno risuona - incongrua, sconveniente, quasi surreale - in un'aula dell'università di Ginevra, mentre il professor Fabio Cantoni spiega un sonetto di Petrarca a un gruppo di studenti. Ma è stato solo un lapsus: il professor Cantoni voleva dire «Laura», naturalmente. Eppure il fatto che proprio quel nome e proprio in quel momento sia affiorato dalla memoria deve avere un senso... Alla fine di questa giornata diversa da tutte le altre il professor Cantoni scoprirà che è proprio l'aver accettato la nostalgia e il dolore che compongono la memoria a permettergli di stabilire un rapporto più limpido e, forse, pacificato con la sua vita presente, e la futura.