"Ciascuno di noi ha il dovere e l'imperativo - morale e civico - di tramandare storie, tradizioni, usi e costumi, lingua e dialetto del proprio luogo del «cuore». Martina, lo fa da sempre: non solo attraverso il suo impegno politico e sociale ma - soprattutto - recuperando la «memoria» attraverso parole mai sopite ma scolpite nella nostra parte più profonda e intima come la bellissima Sherazade, archetipo del ruolo civilizzatore della letteratura e della fantasia."