Un uomo viaggia in treno da una località sulla costa meridionale dell'Europa a Berlino. È uno scrittore fallito, un giornalista saltuario che dopo la fine di una relazione decide di partire e tornare nella città che ha segnato l'immaginario della sua infanzia. I suoi pensieri incedono al ritmo delle ruote sui binari mentre gli appunti che riempiono il taccuino intrecciano ricordi personali e riflessioni sull'odierna situazione europea, sulle disuguaglianze sociali, sulla violenza e le pratiche disumanizzanti a cui devono sottostare i migranti... Un testo magnetico e dallo stile superbo, un romanzo fortemente ancorato all'attualità che smaschera l'idea illusoria che esista un posto migliore verso cui fuggire.