Laurì è un viaggio che l'autore intraprende alla ricerca delle proprie radici familiari. È un mosaico di persone e avvenimenti che rappresenta una parte della storia materiale e spirituale del Novecento. Il percorso segue molte vie: si inoltra nel passato della famiglia della madre Laurì e di lei segue l'esistenza, che s'intreccia con la storia delle realtà contadine della bergamasca e con quella dell'esperienza nell'orfanatrofio del Conventino, retto dalle Ancelle di Palazzolo. Il viaggio continua e vede Laurì inoltrarsi nel Dopoguerra attraversando le trasformazioni sempre più incalzanti del secondo scorcio del Secolo Breve. La strada conduce inaspettatamente verso la terra d'Abruzzo, la culla dei Rossi "Quattrini di ferro", la radice paterna a cui l'Autore guarda con quella nostalgia che talvolta si prova per qualcuno che si è perso, ma che ha lasciato di sé una profonda e indelebile traccia.