"Ora muoio, ma ho ancora molte cose da dire. Ero in pace con me stesso. Muto e in pace. Ma all'improvviso le cose sono emerse". Sebastián Urrutia sente avvicinarsi la fine e nel corso di una notte febbrile ripercorre la sua vita di sacerdote dell'Opus Dei, di poeta mediocre e di autorevole critico letterario. Nell'ultimo romanzo di Bolano affiorano dall'inaffidabile torrente della memoria compromessi e complicità della letteratura con gli orrori della storia, in una scrittura mirabilmente musicale.