Bjork non crede ai suoi occhi quando da Capo Thompson vede la Vesle Mari farsi strada tra i ghiacci per rifornire i cacciatori della costa. Perché a bordo coè proprio Halvor, che un Natale di anni prima ha divorato per errore il suo compagno, il Vecchio Niels, scambiandolo per il maiale di casa. Le cure mediche e il ritiro in seminario non sono serviti a placare i sensi di colpa del cacciatore, tornato in Groenlandia per cercare qualcosa che ha dimenticato, qualcosa di molto importante, che forse potrà dargli pace, ma cosa? Per ricordarlo intraprende un viaggio alla riscoperta della grande isola bianca, attraverso l'immenso buio dell'inverno polare, in cui "il tempo è un'illusione" che confonde il giorno e la notte, la realtà del quotidiano con una natura imperiosa e l'immaginazione paradossale, innaffiata di acquavite, degli avventurieri poetici e scanzonati che abitano queste terre sperdute. Se, come insegna il saggio Bjork, l'intelligenza è il semplice frutto della fantasia, niente è impossibile a chi sa ascoltare la natura fuori e dentro di sé, e la più impetuosa tempesta artica può dare a Halvor le risposte che cerca, conducendolo fino a Nanga, la meravigliosa montagna azzurra del Kashmir.