Di contemporaneità, disagio sociale e millennials. Questi 8 racconti di Federico Riccardo affrontano temi decisamente insoliti, rispetto a quelli cui l'autore milanese ci ha abituati finora. Si comincia col bullismo, si prosegue con l'alcolismo per poi sfociare in una "strage di vecchi" invocata da un giovane che non riesce a emergere. E poi ancora: il conflitto vita/scrittura, gli hikikomori, il sentirsi soli, la fine del mondo che incombe, il cannibalismo, l'incomunicabilità, la violenza familiare. "Ci sono le ossessioni e le domande, ci sono le incognite che andrebbero risolte per trovare le risposte. C'è soprattutto una grande passio-ne per quello che si fa, nello specifico per la scrittura, e in tempi che fanno di tutto per togliertela, quella passione - per rosicchiartela via assieme alle certezze grazie a un precariato economico, relazionale, in definitiva esistenziale - il fatto che Federico Riccardo ce l'abbia e che traspaia a ogni riga è una cosa che ci fa tifare per lui." (dalla prefazione di Valentina Mira). Con un saggio finale di Alberto Bergamini.