In una Teramo alle prese con la ricostruzione postbellica si intrecciano le vite di Marco, giovane insegnante di liceo e segretario della sezione locale del Partito socialista, e di Amelia, di famiglia borghese e cattolica. La pesante sconfitta elettorale del 1948 comincia a minare le sicurezze politiche di Marco, che si avvicina sempre più agli ideali borghesi della fidanzata, fino al matrimonio religioso. Da lì scenderà senza particolari sensi di colpa sul terreno del compromesso, rinunciando alle idee e agli amici di un tempo. Vincitore del Premio Campiello nel 1965, "La compromissione" è il ritratto di un momento storico e di una generazione che si è interrogata sul ruolo dell'ideologia nella storia individuale e collettiva. Quando anche l'ideologia si rivelerà una ragione insufficiente, per Marco si aprirà lo scenario delle proprie responsabilità, dei tradimenti politici e personali e dell'abdicazione ai propri ideali.