Sei racconti. Ognuno un bacio veloce nel buio ricevuto da uno sconosciuto. Ognuno un bacio profondo e intensissimo nella cui intrinseca brevità risiede l'irrinunciabile attrazione. Il mondo della trevigianissima Lisa, lo spaccato saporoso venato di vivace ironia di una provincia del Nord pulsante di vita e di ingegno, miseria e nobiltà. La storia di Taypa, che fa male e deve fare male. La formazione erotica, il mènage à trois in un tempo e luogo ormai solo cinematografico. Lavinia, Sabina e Ginevra: i legami apparentemente acerbi, destinati a segnare per sempre. Eulalia, cornice di una fiaba che porta la paura, che al buio sotto il letto vuole afferrarti una caviglia e non farai in tempo a nascondere il piede sotto le lenzuola. Maledetta Panamera non è un catalogo di donne esemplari. Le femmine di questo libro hanno storie coinvolgenti, non edificanti. Hanno amiche del cuore con le quali disegnano parabole individuali più che percorsi collettivi. Ma sono donne tangibili, vere, le abbiamo incontrate mille volte. Forse le loro migliori amiche siamo proprio noi.