«Mi scusi ma ora devo andare a ripassare le battute del secondo atto». I deliri di un'anziana cugina, affetta dall'Alzheimer, fanno riemergere schegge del lontano passato, a tratti collegate alla rappresentazione di un adattamento per adolescenti del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, messo in scena nel parco della villa di famiglia. Sono deliri sotto ai quali si intuisce l'urgenza di una confessione purtroppo indecifrabile e grazie ai quali prenderà l'avvio una ricerca che produrrà interrogativi destinati a rimanere senza una definitiva risposta, aprendo crepe imprevedibili nell'esistenza autoreferenziale del protagonista. Il ritrovamento del dattiloscritto di un romanzo, che potrebbe contenere la disperata confessione di un nipote ormai tragicamente scomparso, porta alla luce in filigrana il tema sconcertante della pedofilia.