Stanchi dei continui maltrattamenti cui sono soggetti sin dalla nascita, gli animali di una fattoria decidono di ribellarsi alla presenza umana e cacciano il loro padrone. Viene così a costituirsi un nuovo ordine, un sistema di collaborazione reciproca fondato su rispetto e uguaglianza, in cui diritti e doveri si equiparano. O, almeno, così dovrebbe essere: ben presto lo spirito rivoluzionario che ha gettato le basi per questa realtà vacilla e i maiali, guidati dal subdolo Napoleon, iniziano a imporsi sugli altri animali con astuzia e prepotenza fino a guadagnare il totale monopolio sulla fattoria. A quasi ottant'anni dalla sua prima pubblicazione, "La Fattoria degli Animali" di Orwell torna, in questa nuova traduzione, con la sua satira pungente per raccontarci ancora una volta una favola crudele di cui tutt'oggi rimaniamo inconsapevoli attori.