Colorado, 1864. Jude Star, un giovane Cheyenne sopravvissuto al massacro di Sand Creek, viene mandato nella prigione di Fort Marion, dove è costretto a imparare l'inglese e a praticare il cristianesimo da Richard Henry Pratt, una guardia carceraria evangelica che fonderà la Carlisle Indian Industrial School, un'istituzione dedicata allo sradicamento della storia, della cultura e dell'identità dei nativi. Una generazione dopo, il figlio di Star, Charles, che frequenta quella scuola, viene brutalizzato dall'uomo che era stato il carceriere di suo padre. Per sopravvivere ai maltrattamenti di Pratt, Charles si aggrappa ai momenti che condivide con una giovane compagna di studi, Opal Viola, con la quale prova a immaginarsi un futuro lontano dalla violenza istituzionale che si accanisce sui nativi superstiti. Diverse generazioni dopo, nel 2018, a Oakland, Opal Viola Victoria Bear Shield è impegnata nell'ardua impresa di tenere insieme la propria famiglia, dopo la sparatoria che ha quasi ucciso suo nipote Orvil. Il ragazzo convalescente in breve diventa dipendente dai farmaci prescritti per alleviare il trauma fisico. Suo fratello minore, Lony, che soffre di disturbi post-traumatici, cerca di dare un senso alla carneficina a cui ha assistito tagliandosi di nascosto e mettendo in atto rituali di sangue che pensa possano riavvicinarlo al suo retaggio Cheyenne. Anche Opal è ormai alla deriva e decide di sperimentare cerimonie rituali e il peyote, nella speranza di trovare un modo per guarire la sua famiglia ferita. In questo romanzo, che costituisce una sorta di sequel/prequel di "Non qui, non altrove", Tommy Orange ripercorre una serie di vicende che partono dal massacro del Sand Creek del 1864, passano per le violenze della Carlisle Indian Industrial School, e arrivano fino a oggi. Questa costellazione di narrazioni al passato e al futuro fa emergere una storia ora sconvolgente ora meravigliosa. Un libro poetico, pieno di dolore e di rabbia, ma, soprattutto, un devastante atto d'accusa contro la guerra dell'America al suo stesso popolo.