Tre anni dopo le vicende delle tsantsas la cittadina di Briserio vuole solo voltare pagina. In quell'atmosfera di rimozione collettiva, Borgo, il medico detective, si sente isolato ed emarginato. Oltretutto attraversa un pessimo momento esistenziale, essendo stato abbandonato anche dalla moglie. Ma ecco che la morte di una vecchia paziente fa da preludio a nuovi tragici eventi. A Borgo viene recapitata una busta contenente un'inquietante poesiola e una fotografia che ritrae tre finte monache con indosso il pentacolo dei rituali satanici. Costoro sono le seguaci superstiti della Grande Madre e della sua setta di maniache. Un meccanismo perverso si rimette in moto e una giovane donna, vittima di un sinistro incantesimo, si suicida insieme ai suoi figli. Elizabeth, che da Dublino si tiene in continuo contatto con Borgo, gli ha inviato in aiuto il marito Alfredo e un singolare personaggio, Pieradolfo Diamante, musicista ed esperto di magia. La nemica numero uno è Sandra, una personalità sociopatica complessa che al tempo stesso è strega, artista e grande seduttrice.