Il missionario gesuita padre Eusebio Francesco Chini (diventato Kino per i nativi Pima del Messico e dell'attuale Arizona), nato nel 1645 a Segno, in Trentino, e morto nel 1711 a Santa Magdalena de Kino (Stato di Sonora, Messico), è la dimostrazione concreta che la Parola di Dio, salvifica per l'anima, è anche un efficace strumento di riscatto sociale ed economico per i più poveri, i derelitti, gli sfruttati. Nel caso di Kino si tratta delle tribù indiane dei Pima, che abitano ancora in quello stesso deserto de Sonora, oggi però tagliato in due dal «muro» problematico che divide il Messico dagli Stati Uniti. Questo invece è un romanzo errabondo che non ha «muri», che sorvola tre dimensioni temporali andando dal 1687 al 1945, per spingersi fino al 2011; che ci fa viaggiare dall'Europa all'America passando per l'Asia; che ci accompagna nell'oceano Pacifico per lambire infine quello Atlantico; che ci conduce per mano attraverso i deserti messicani e le infinite campagne texane, unendo e intrecciando tra di loro tre storie avventurose, tre dimensioni di fede, tre ricerche drammatiche, tutte nel nome di Alid Kino, il «padre a cavallo» degli ultimi.