Questo libro è nato durante le quarantene della pandemia. In quei periodi il laboratorio di scrittura del Quartiere Navile - in cui operano le scrittrici e gli scrittori che hanno dato vita all'autore collettivo Navigadour - ha continuato a operare in Rete per non soccombere al trauma dell'isolamento. Si stava infatti attraversando una crisi mondiale ed elaborando il lutto simbolico della scomparsa del mondo com'era stato conosciuto fino ad allora. Per questo il tema di lavoro era appunto "distanze": si chiedeva ai partecipanti di raccontare individualmente le sfaccettature del sentimento di distanza che eravamo chiamati ad affrontare - distanza dal mondo reale, distanza dall'Altro, distanza da noi stessi... E quindi il libro dei Navigadour è fatto anche "di stanze". In ciascuna i lettori potranno incontrare l'immaginario delle nuove autrici e dei nuovi autori che qui si presentano alla loro città e al panorama letterario nazionale: sono voci originali, di qualità, la cui poetica prende corpo in racconti realistici o fantascientifici, intimisti o grotteschi, in storie sospese tra memoria e proiezioni futuribili. Sono molte le intonazioni e molti i colori, perché complesso è il mondo e perché la missione del Laboratorio di Scrittura è quella di coltivare la differenza nel tempo del pensiero unico.