Scoppiettante, divertente, ricco di spunti, suggestioni, storie. Il terzo libro di Sauveur & figlio non tradisce le aspettative e, come nei precedenti due volumi della serie, ci regala un affresco dalle mille sfumature su debolezze, fragilità, speranze, punti di forza umani, con uno sguardo pervaso di empatia. Sauveur, psicologo, continua a vivere in quella casa di via de Murlins divisa in due, da una parte lo studio dove riceve i pazienti, dall'altra la sua famiglia sempre più composita. Uno spaccato complesso, dove tutti commettono errori, ma nessuno viene condannato, dove accanto alla tragedia del Bataclan c'è la voglia di continuare e non darsi per sconfitti. Scoppiettante, divertente, ricco di spunti, suggestioni, storie. Il terzo libro di Sauveur & figlio non tradisce le aspettative e, come nei precedenti due volumi della serie, ci regala un affresco dalle mille sfumature su debolezze, fragilità, speranze, punti di forza umani, con uno sguardo pervaso di empatia. Sauveur, psicologo, continua a vivere in quella casa di via de Murlins divisa in due, da una parte lo studio dove riceve i pazienti, dall'altra la sua famiglia sempre più composita. Uno spaccato complesso, dove tutti commettono errori, ma nessuno viene condannato, dove accanto alla tragedia del Bataclan c'è la voglia di continuare e non darsi per sconfitti.