«Il paese... adesso non c'è più: come sia sparito lo dirò - se intanto non mi passa di mente prima che il libro sia alla fine». Nulla mi è passato di mente: Val d'Armirolo sarebbe morta da sé, piano piano per forza di cose come ho detto; due fatti però sono accaduti in questi trent'anni che l'han fatta morir prima, fuori del suo letto fo per dire, di morte violenta. Ed i due fatti sono stati quei diciannove mesi di guerra partigiana e quei sette metri e mezzo in largo di stradone camionabile dal piano su a Provonda nel fianco di ponente. Due cose - due ciose, come dicon qui nel loro patuà - di cui, belle o brutte che sian state, buone o cattive, di cui i pochi rimasti qui ad abitare in valle - quattro vecchi e un matto - neanche più voglion sentir parlare intorno a sé. Val d'Armirolo 1934 - Roma 1966