Tra i molteplici e multiformi aspetti della Terra dobbiamo immaginare la forma embrionale dell'uomo o di un essere tra milioni di altri, compresi quelli inanimati, che aveva nel suo DNA qualcosa di speciale, destinato, attraverso una lenta ma inarrestabile evoluzione, a dominare sugli altri, a impossessarsi del paesaggio che si andava sempre più allargando al suo bisogno di conoscenza e di sopravvivenza. Noi lo lasceremo vivere, morire e riprodursi per numerosi millenni fino a raggiungere forme sempre più avanzate, più perfette, che lo staccheranno dalle sue primordiali origini e da quel mondo primitivo in cui ristette per un tempo infinitamente lungo.