Pubblicato a puntate su «L'Orma» di Napoli nel 1920 e accolto con grande consenso da parte della critica, Primavera senza sole ruota attorno alla figura di Orsola Armenis. La giovane protagonista, romantica e a tratti naïve, spera un giorno di diventare insegnante; ma intanto vive la sua esistenza attraverso il filtro dei romanzi che legge e degli amori più o meno clandestini delle sue compagne di scuola. Il padre è debole e demoralizzato, la sorella minore è frivola e immatura, e per questa ragione l'economia domestica ricade interamente su di lei e su sua madre. A causa della gestione sbagliata del patrimonio familiare, entrambe le donne si arrabattano per cercare di nascondere lo stato di semipovertà in cui gli Armenis sono costretti a vivere. In un pomeriggio di calura, con malcelata ritrosia, Orsola accetta le lusinghe dell'amore e allora inizia a temere di non riuscire più a realizzare i sogni di sempre - la ragazza dovrà ora scegliere se abbandonarsi alla voluttà o se continuare a spendere i suoi giorni nell'innocenza. Con un linguaggio modulato, Maria Messina dà forma a un universo apparentemente immobile ma in realtà colmo di riflessioni e punti di vista. Quelli che emergono da questo romanzo stratificato sono i tormenti e le rinunce di una ragazza che si appresta a diventare donna.