L'autore, che per motivi lavorativi e per esperienze personali, è sempre stato un grande viaggiatore, ha voluto rendere omaggio a questo mezzo di locomozione, che nel tempo non ha mai perso il suo fascino. È la fantasia che ispira la descrizione del treno ai tempi del leggendario Oriente Express, con le sue coreografie di ristoranti principeschi tra menu favolosi e calici scintillanti, durante un interminabile viaggio notturno, tra i pericoli delle bombe in tempo di guerra o sulle Ande peruviane in mezzo alle nubi del Condor, tra i paesaggi fantastici delle antiche vestigia dell'estinta civiltà degli Incas. Ed è il ricordo del primo viaggio con la famiglia, durante il mondo intatto dell'infanzia, che perdura anche oggi, e riaffiora quando ci si ritrova in una delle vecchie stazioni della propria città di origine.