Un insolito mosaico in novantanove tessere per una città che non ha paura degli accostamenti spericolati, che combina gli opposti e, sorniona, li nasconde ai visitatori frettolosi, ma non a chi la ama. Con ironia e passo musicale, la doppia anima dell'Urbe si rivela per farsi ammirare: nelle strade, nelle piazze, perfino nei sottopassi. È una guida leggera, intelligente, tutta da godere, a una Roma stratificata, polifonica, moltiplicata, affastellata, antica, moderna, disinvolta, timida e spaccona, che recita tutti i gradi dello struggimento, del riso e del divertimento, tra armonia e contraddizione. Tra canzoni, cinema e nostalgie, esibite o nascoste; antica teatralità dei resti, speculazioni edilizie e muscoli di travertino, Roma mescola storia, leggenda e senso pratico.