Loreta Leoni e Carletto Valli sono pronti a rimanere uniti sotto il fuoco nemico. Marta Ardore vive con l'angoscia di perdere il figlio come già le successe col marito. E poi c'è Don Lanfranchi, che non vuole cedere al dio biblico delle battaglie, crede nel Cristo della pace e della solidarietà e decide di abbandonare tutto per tenere fede ai propri principi. Come un incubo, sulle teste dei protagonisti di questo romanzo corale incombe la minaccia della guerra, una guerra che i personaggi della Serao vedono già per cosa sarà: sanguinosa, classista, ma non riescono a intuire il lato peggiore che subiranno del conflitto. La sua logorante infinitezza, l'incalcolabile debito in termini di ragazzi che lascerà sul futuro del nostro paese, un evento bellico che diventa il più devastante della storia umana finora conosciuta, capace di sterminare una generazione avvelenando i giovanissimi superstiti in un odio per lo straniero in cui la Serao sembra voler farci vedere le radici del fascismo più sociale.