Quale piega può prendere la vita? Con questa domanda inizia il viaggio di Paolo Massobrio, giornalista molto conosciuto nel mondo del vino e del cibo, che in un arco di 35 anni ripercorre, di fatto, la storia dell'enogastronomia italiana contemporanea attraverso gli incontri con personaggi di umanità varia, oltre cinquanta. Alcuni sono ancora in vita, la maggior parte, altri non ci sono più ma continuano a dettare quello sguardo nel presente che può cambiare le cose. Ci sono uomini del vino e della terra, giornalisti, cantautori, personalità religiose e atei. Dunque un libro di ritratti, ma anche di aneddoti su persone che hanno saputo cambiare i propri percorsi grazie a uno sguardo di positività sulla vita e sul proprio lavoro. E ogni incontro narrato, anche dietro le quinte dell'ufficialità, diventa una provocazione, talvolta qualcosa che ha dell'inaspettato e della sorpresa, per cui il bicchiere di vino con ognuno, alla fine, risulta sempre mezzo pieno. Anche perché tutti quegli sguardi, che hanno dato colore alla vita stando sul terreno dell'amicizia, parlano di genio e di speranza, di attaccamento alla vita e di cambiamento, fino ai giorni nostri. La carpa della copertina, infine, prende ispirazione dalla cultura giapponese, la carpa koi che, dice Tomas Navarro in Wabi Sabi, "rappresenta la solidità degli ideali e la volontà di concretizzare gli obiettivi: il suo esempio spinge gli uomini a coltivare valori come la pazienza, la forza, il coraggio, la capacità di mostrarsi resilienti e di superare gli ostacoli".