Si sentì unita a lei in un unico corpo con due anime. Fu un riflesso plastico del loro legame: inestricabile. In quel frangente, apprezzò l'altezza del loro bene, ma anche il suo crescente smog interiore. Il tutto colato in una voracità disumana. Con addosso un senso di abbandono, mai provato prima, si immaginò ferma lì, in quel letto di corda illusoria. Le strade delle città iniziarono, allora, a respirare un'aria da vuoto pneumatico. I palazzi e le case presero a pullulare di anime incatenate. Una pioggia di chiusure cadde lenta dall'alto nel periodo più propizio per una svolta. Il verde della resilienza diventò, per lei, grigio pozzanghera. Romanzo finalista al Farexcelsior.