Che l'innamoramento della sezione di mestre del Club Alpino Italiano per quel rifugio Galassi, collocato nel cuore delle Dolomiti Orientali, non fosse momentaneo, non si era tardato a capirlo. Già a partire dall'estate del 1950 in cui si poté assistere alla sua inaugurazione. La profondità di tali sentimenti sarebbe stata del resto confermata dalla sorprendente caratteristica assunta successivamente dal rifugio stesso, con i soci decisi a divenirne personali custodi. Era infatti nata tra loro l'idea spontanea di avvicendarsi volontariamente, di settimana in settimana, nella sua conduzione. Ripagati unicamente dalle straordinarie esperienze di vita comunitaria e accoglienza lì rese possibili, ai piedi del monte Antelao. Nessuno mai, in seguito, se ne sarebbe pentito.