Un romanzo sulla vita di Giovanni Battista Stucchi, ufficiale degli alpini nella ritirata di Russia, rappresentante dei partigiani italiani presso i servizi segreti americani e inglesi in Svizzera, quindi comandante unico della Repubblica partigiana dell'Ossola nel 1944. Vita rocambolesca di un uomo tranquillo, una vicenda appassionante che l'autore insegue per vent'anni e che riesce a mettere su carta solo grazie a un espediente narrativo capace di avvicinarlo a lui: un travestimento da nipote. Un viaggio sul filo di memorie vecchie e nuove, una riflessione sulla vita che ha il sapore dolceamaro del Novecento e forse proprio per questo, riesce a essere più attuale che mai.