Un romanzo, due civiltà. "Certe famiglie" è una vicenda di destini che si incrociano, poi si allontanano, infine si uniscono. Una storia che è la nostra storia, dei tempi che stiamo vivendo. Famiglie, coppie, individui dell'Africa islamica si affacciano sull'Europa del benessere, mentre esistenze "perbene" soltanto nel diverso trovano il loro equilibrio. Un libro poderoso, scritto con passione. Ancora una volta Mariapia Peirano rimette in discussione il concetto di famiglia. Il suo non è un rifiuto, ma un ripensamento: l'inquieta Elena, già protagonista di "Certi riguardi", non riuscirà a "farsi una famiglia", o meglio non vorrà. Memore della sua infelice infanzia, lacerata dal difficile rapporto con la madre, deciderà, consciamente o no, di non creare dolore; prenderà sulle sue spalle tutti i problemi dei famigliari, se ne farà carico, ma a lei non succederà il miracolo: rimarrà sola, almeno fino alla maturità, quando ci sarà un provvidenziale e fortuito intervento della sorte (o del suo desiderio di riscatto)? In parallelo la storia di un'altra famiglia, apparentemente molto diversa: gli Ahrami, marocchini di Casablanca; dodici fratelli che si dividono tra Marocco e Francia, impegnandosi in tutti i modi per raggiungere una dignità e un benessere "europei".