Tratto dalla raccolta Centuria di Giorgio Manganelli, con la postfazione di sua figlia Lietta, questo racconto ci ricorda che del drago non si sa molto, ma, anche quel poco, il cavaliere lo ignora totalmente. Destinato a un appuntamento ineludibile, il cavaliere sguaina la spada per uccidere un nemico che in realtà non conosce: ma è questo l'unico finale possibile? Nel libro è contenuta una postfazione della figlia Lietta Manganelli sul racconto.