Nella testa frullano migliaia di lampadine, come fosse un albero di Natale, e molte di queste lampadine spesso restano spente per anni, poi avviene qualcosa che ne riaccende una, e poi un'altra, a volte sono collane di lampadine, di ricordi che tornano in fila... c'erano già tutti, ma disordinati, una folata di memoria li ricompone e ne fa una storia. Questa. Una storia davvero particolare. E del tutto vera, nulla di inventato e nemmeno di teatralizzato, una di quelle storie da scrivere in punta di penna, usando non la classica terza persona, ma la più umile e maneggevole prima persona. Una storia che probabilmente non interessa a nessuno leggere, ma che interessava a me scrivere. Perché ne resti traccia nella biblioteca della memoria. Come insegna Alessandro Baricco, non esiste storia senza cronisti, i fatti accaduti non esistono se non c'è qualcuno che li racconti. Si chiama story-telling. E l'età non è che un diverso colore del tempo.