«No, non sono uscita, signor Presidente, come vede sono qui. Ancora grazie per il permesso speciale, davvero eccezionale, me ne rendo conto, non creda che non Le sia grata; anche lui era tutto emozionato, non avrebbe mai creduto di ottenerla, quando l'aveva chiesta, l'autorizzazione a entrare nella Casa, a venire a prendermi.» "Lei dunque capirà" è il racconto di un amore totale e fallito, di un'unione struggente e rifiutata; la donna che parla da un'oscurità misteriosa mostra una forza tenera e spietata nello svelare la grandezza e le meschinità della vita e della morte. Un'acre e dolorosa consapevolezza della passione, delle sue gioie e miserie, la porta - nel ricordo della felicità condivisa, che non vuol distruggere con l'angosciosa conoscenza acquisita - a non incrinare le imperiose sicurezze dell'uomo amato, a rinunciare a lui per proteggerlo, in una stanchezza che nessuno, tranne il nascosto interlocutore cui si rivolge, può capire. Claudio Magris si muove tra esperienza personale e mito, tra volontà di fuga e intensità della presenza, tra leggerezza e tragedia, tra volontà di sapere e interrogativi cui non si può rispondere. Con una scrittura sapiente e limpida, dall'impatto quasi musicale, "Lei dunque capirà" dà voce a una straordinaria figura di donna, vittima e prevaricatrice, in un disincantato e toccante omaggio alla femminilità.