Nella Mantova del Dopoguerra, continua a dipanarsi il variegato racconto della famiglia di Adele e Gino. Il loro amore è sì temprato dalle forti vicissitudini già affrontate, ma continua a essere scosso dalle avversità che il destino mette loro di fronte. È il tempo della convulsa e irruente adolescenza di Riccardo, il loro figlio più grande, che ultimando il passaggio attraverso la gagliarda età dei giochi e della spensieratezza, che pure tanto breve è stata per lui, si affaccia su un mondo insidioso. Il suo spazio è la strada, il quartiere lambito dal degrado, luogo in cui le esperienze si accumulano in fretta, e dove la vita lo mette alla prova facendogli conoscere alcuni dei suoi volti più aspri. Dalle irrequietezze scolastiche fino alle prime occasioni lavorative, Riccardo si forma rapidamente, senza perdere di vista gli affetti. Il racconto della bella Eleonora viene a incastonarsi nella grande composizione di L'eredità della guerra come a dimostrazione di quanto numerose e imperscrutabili siano le vie su cui ignari gli uomini corrono nel corso delle loro vite. Ragazza gentile e sfortunata, ella si affaccia timidamente all'amore dopo avere tanto sofferto per una drammatica vicenda di un complicato ricongiungimento famigliare. Sua stella polare, un giovane cortese che ha conosciuto sacrifici e abbandoni, ma che lotta per una dignità da riscattare. Sempre nel suo peculiare stile dalle mille voci, Claudio Maestrelli arricchisce la propria saga di un nuovo capitolo, narrando attraverso il racconto di un quotidiano incalzante, il cambiamento inesorabile dei tempi.