Immaginate il recente e sconvolgente film di Ken Loach, Sorry we missed you, accompagnato dal monologo sulla città di Manhattan di Edward Norton davanti allo specchio, prima di costituirsi nel memorabile La 25a ora di Spike Lee. "L'invettiva" (dal latino invectiva), si legge sul vocabolario Treccani, è un "discorso polemico concitato e violento, di accusa, di oltraggio, di acerbo rimprovero, contro persone o cose". Quella di Lucarelli è invece un'amara, più che rabbiosa, invettiva contro il mondo delle cooperative sociali, non immune dall'attuale sfascio del lavoro subordinato e salariato, un tempo neppure troppo lontano, baluardo di lotte e conquiste sociali. Il libro è dedicato appunto ai salariati, che l'autore incita a "ribellarsi con fermezza", a costo di perdere anche quelle poche risorse che a mala pena consentono oggi di sopravvivere in un tempo sempre più spietato, descritto dall'autore in tutta la sua crudezza.