Benito vive la sua vita senza entusiasmo, ma è tormentato dalla voglia: sono tre anni che non fa sesso. Per questo colleziona portachiavi, soffre l'indicibile quando vede una bella donna sulla metro e beve troppa sambuca. Ha confidato il suo dramma soltanto alla sorella, anche se tutti, al lavoro come in giro per strada, notano la sua angoscia. E la sua astinenza. Benito è un chimico e un imprenditore. Ha inventato una sostanza miracolosa che rigenera il legno, ma aspetta da mesi la conclusione dell'accordo con l'azienda che potrebbe commercializzarla e intanto fa la fame. A un certo punto la soluzione a tutti i suoi problemi, quelli lavorativi e quelli più intimi, si materializza davanti ai suoi occhi. Ha le sembianze di María, una ragazza che sta lavorando a una tesi sul legno policromo. Benito non osa incontrarla, ma si mette il profumo per mandarle le mail e conserva una cartella di messaggi non inviati dove le scrive cose come: «Ti amo perché voglio assomigliare a te». Ha paura di dirglielo, ma avrebbe molta voglia di farlo.